L’energia delle onde alimenterà la Tasmania
L’energia delle onde alimenterà nel mese di Marzo, salvo imprevisti, una remota isola della Tasmania.
È proprio così, se il progetto di prova avrà successo, i residenti dell’isola King Island potranno usufruire della energia rinnovabile proveniente dalle onde. L’isola sarà così uno dei pochi luoghi sulla Terra che utilizzerà tre forme di energia rinnovabile.
Ad oggi, circa due terzi del fabbisogno energetico dell’isola sono soddisfatti da energia eolica e solare.
Energia delle onde a King Island
L’isola di King Island conta 1.700 persone ed è l’esempio di come l’energia rinnovabile possa essere utilizzata nell’era moderna.
Wave Swell Energy, società energetica progressista con sede in Australia, è alla guida del progetto, sostenuto anche da agenti federali e altri investitori.
Ma come funziona questo sistema che sfrutta l’energia delle onde? Ad illustrarlo abbiamo Tom Denniss, il co-fondatore di Wave Swell Energy, che si è espresso in questo modo “è molto simile a uno sfiatatoio artificiale”. Aggiungendo che “c’è una grande camera subacquea che è aperta sul davanti, quindi l’acqua è forzata nella camera. Spinge quell’aria avanti e indietro. Il movimento dell’aria fa girare la turbina e produce elettricità”.
La risorsa delle onde
Diversi studi hanno dimostrato che la costa meridionale dell’Australia ha un potenziale per generare enormi quantità di energia proveniente dal moto ondoso. Uno studio effettuato dall’Organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth (CSIRO) ha constato che, le onde che si generano lungo la costa australiana possono generare energia commercialmente valida.
La ricerca ha dimostrato che, in Australia se l’energia del moto ondoso è ben sfruttata può coprire fino all’11% del fabbisogno energetico del paese entro il 2050. Secondo Denniss “chiaramente c’è un’enorme risorsa proveniente dalle onde. È sicuramente una risorsa che vale la pena perseguire “. Aggiungendo che “avremo presto qualcosa ma sarà ancora relativamente piccolo. È il futuro che stiamo guardando”.
Il progetto utilizza una struttura simile a una barca che galleggia sull’acqua. La struttura sfrutterebbe circa 200 kW di potenza, ma Wave Swell Energy ha in programma un modello molto più grande.
Secondo Denniss “questa è solo una dimostrazione della tecnologia in questa fase”. Aggiungendo che “lo scopo del progetto è ottenere una buona stima e generare dati su quanta energia produce a seconda delle diverse dimensioni delle onde. Vogliamo studiare onde di dimensioni diverse in modo da sapere attraverso l’intera gamma di condizioni ciò che l’unità può produrre”.
Si tratta dunque di un progetto che può ispirare molti altri, almeno questa è la nostra speranza.
