Gubbio illumina il Natale con energia rinnovabile
Nella bellissima città storica di Gubbio, si trova l’albero più grande del mondo che illumina il Natale con energia rinnovabile.
Prima di parlarvi di questo albero da guinness dei primati, scopriamo la città meravigliosa che lo ospita.
Continua il nostro viaggio virtuale, restando in casa con i piedi per terra, ma con la testa per aria in giro tra splendide città.
Scacciamo l’ansia e allontaniamo i pensieri per qualche minuto e continuiamo a sognare!
Dopo aver passato Natale a New York con Marco e Francesca, torniamo in Italia e questa volta ci fermiamo a Gubbio.
Un mondo diametralmente opposto alla moderna grande mela, una cittadina storica giudicata tra le più belle medievali d’Europa.
Fermarsi a Gubbio significa fare un salto in un’altra epoca, circondati da storia arte e bellezza.
Partiamo dal punto di ingresso della città: troviamo piazza 40 martiri, in memoria dei 40 cittadini fucilati dai tedeschi nel 1944.
Come non visitare la chiesa di San Francesco, che sorge esattamente dove un tempo, c’era la residenza dei Spadalonga, la famiglia che ospitò appunto, il santo.
Palazzo pretorio, Palazzo Ducale, palazzo dei Consoli, Palazzo del Bargello se volete fare il pieno di architettura rinascimentale e gotica, Gubbio non vi deluderà.
Una città di “matti”
A proposito del palazzo del bargello, se capitate qui dovete fare un giro, anzi 3, attorno alla fontana omonima o anche detta dei “matti”.
Mi raccomando che sia presente anche un “matto” un Eugubino e che vi spruzzi. In questo modo vi sarete conquistati la patente di “matto”. No, non siamo matti noi e neanche gli eugubini! Si tratta di un’ antica tradizione: un tempo secondo documenti antichi con questa usanza, ci si poteva conquistare la cittadinanza onoraria. La definizione di matto invece, è riferita al carattere ironico, imprevedibile e divertente degli eugubini.
Definiti “matti” sì, ma non potete immaginare quanto! Ovviamente in senso buono, perché ad oggi gli abitanti di questa città, hanno dimostrato di essere capaci di realizzare imprese davvero folli e grandiose.
A Gubbio si sta realizzando il più grande impianto eolico collettivo d’Italia. L’impianto produce e fornisce energia elettrica rinnovabile sostenibile ed etica a: famiglie, imprese e organizzazioni del terzo settore, riunite in un’associazione che comprende 900 soci.
L’albero “green” ad energia rinnovabile
Grande spirito di collaborazione degli eugubini e attenzione per la natura, anche per un altro progetto altrettanto grandioso e importante. Gli alberi sono Green certo, ma in questo caso non si tratta di un albero vegetale.
Questo “grande” progetto che possiamo davvero definire in questo modo, non è tale solo per le dimensioni.
1000 mq di terreno occupati dalla sola stella, 7500 metri di cavi per i collegamenti, 750 metri l’altezza dell’albero e tutto questo, utilizzando energia pulita e rinnovabile.
Un impianto fotovoltaico composto da 16 moduli, ognuno di 280 W, genera durante l’anno una buona parte del consumo dell’energia degli impianti dell’albero, durante il periodo di accensione.
Anche quest’anno come gli altri, l’albero “Green” è stato acceso il 7 dicembre e in questo 2020 particolare, ha festeggiato 40 anni in solitaria.
Gli alberaioli eugubini però non si sono lasciati sconfortare e hanno portato avanti questa grande opera, come le regole per il covid richiedono, via streaming.
Appunto gli alberaioli, un gruppo di persone comuni, da chi ha cominciato l’opera a chi ne ha ha seguito le orme, fino ad oggi. Si tratta oggi di 50 soci riuniti in un’associazione. Passione, dedizione, generosità e altruismo sono la base dello spirito che ha reso l’albero il simbolo della città nel mondo.
Un esempio per grandi e piccini, di collaborazione e amicizia che non ha età. Il più giovane dei soci, che oggi si occupa della realizzazione dell’albero ha 19 anni, il più grande ne ha 86. Un insegnamento per tutti, che è possibile essere grandi e spettacolari, in pieno accordo con la natura.
