In Cina: trend positivo per le energie rinnovabili
Dall’inizio dell’anno ad oggi, in Cina si è registrata una crescita dell’11% delle energie rinnovabili.
Il vicedirettore Li Chuangjun, dell’ufficio delle nuove fonti di energia e delle fonti di energia rinnovabili dell’ANE, ha dichiarato che nei primi tre trimestri dell’anno, l’utilizzo dell’energia idroelettrica ha superato gli 893,8 miliardi di kWh. L’energia idroelettrica è cresciuta del 7,9%, mentre l’utilizzo dell’energia eolica ha avuto una crescita dell’8,9%, producendo 291,4 miliardi di kWh.
Il vicedirettore dell’ufficio sviluppo e pianificazione dell’ANE, Song Wen ha confermato che “nei primi tre trimestri la Cina ha promosso la trasformazione verde e a basse emissioni di CO2 dell’energia”. Aggiungendo che alla fine di Settembre, le fonti energetiche rinnovabili rappresentavano il 37,2% delle unità di generazione installate nel Paese.
L’energia fotovoltaica infatti ha raggiunto 171,5 miliardi di kWh, in crescita dell’28,1%. L’energia proveniente da biomasse invece ha generato 80,4 miliardi di kWh di elettricità, una crescita pari al 19,4% rispetto al 2018.
La Cina è il primo tra i paesi a investire nelle energie rinnovabili
La Cina risulta essere il primo tra i paesi che ha maggiormente investito in energie rinnovabili in questi ultimi dieci anni, investendo 758 miliardi di dollari. Al secondo posto troviamo gli Stati Uniti con 356 miliardi di dollari e al terzo posto con 202 miliardi il Giappone.
La classifica segue con la Germania con 179 miliardi di dollari, il Regno Unito con 122 miliardi, l’India con 90 miliardi e l’Italia al settimo posto con 82 miliardi di dollari investiti nelle energie rinnovabili.
In quest’ultimo decennio è migliorata anche la competitività nei costi delle energie rinnovabili. Infatti dal 2009 il costo dell’energia elettrica è diminuito drasticamente dell’81% per il fotovoltaico e del 46% per l’eolico on shore.
Gli investimenti globali nelle energie rinnovabili nel 2018 sono stati il triplo, rispetto a quelli investiti nella produzione di combustibili fossili. Un aspetto molto positivo, visto che le energie rinnovabili hanno raggiunto il 12,9% della produzione di energia elettrica mondiale. La produzione di energia pulita ha evitato quindi di rilasciare nella atmosfera più di 2 miliardi di tonnellate di anidride carbonica.
Serve però uno sforzo maggiore da parte di tutti, affinché si raggiungano gli obiettivi internazionali in materia di clima e sviluppo.
Come ha ben dichiaro l’Ing. Andersen, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, “dobbiamo passare rapidamente alle energie rinnovabili se vogliamo raggiungere gli obiettivi internazionali”.
