Edifici zero energy ZEB e nZEB
Che cosa sono gli edifici ZEB e nZEB?
Ad oggi sentiamo spesso parlare nel settore dell’edilizia moderna di ZEB e nZEB. Ma che cosa sono?
Si tratta di edifici a bassissimo consumo energetico, ovvero edifici ad energia quasi o pari a zero. Ufficialmente il termine nZEB significa Nearly Zero Energy Building, quindi edifici prossimi a zero, mentre quelli ZEB sono edifici pari ad energia zero. Possono essere edifici residenziali o non, ipotizzati per la prima volta in seguito alla crisi energetica degli anni Settanta. Solo però di recente sviluppate e promosse delle azioni concrete orientate verso questo difficile obiettivo.
Se la definizione è così semplice, la realizzazione di un edificio ad energia quasi zero implica uno sforzo progettuale notevole ed una tecnica accurata e ben integrata.
È infatti da prima necessario ridurre al minimo le dispersioni, gli aumenti di calore indesiderati, attraverso la realizzazione di un involucro in legno altamente isolante e studiare le ombreggiature.
Infine è importante che l’edificio produca autonomamente l’energia necessaria per la climatizzazione, l’illuminazione, la produzione di acqua calda sanitaria e di altri consumi. Tutto attraverso le fonti rinnovabili e sistemi passivi di riscaldamento e raffrescamento.
Le caratteristiche degli edifici ZEB e nZEB
Ci sono delle caratteristiche imprescindibili che devono essere considerate e applicate nella progettazione e realizzazione di un edificio ad energia quasi zero, indipendentemente dalla scelta costruttiva e dalla tipologia di edificio.
Ad esempio:
- gli impianti devono essere performanti, ottimizzati ed integrati e deve essere prodotta energia sfruttando risorse rinnovabili;
- deve essere sviluppato uno studio sull’orientamento e sulle ombreggiature dell’edificio in modo che siano massimizzati gli apporti solai gratuiti nei mesi invernali e ridotti in quelli estivi;
- l’involucro opaco e trasparente dell’edificio deve avere ottime caratteristiche di isolamento termico;
- deve essere progettata e applicata la tenuta all’aria per evitare dispersioni di calore indesiderate;
- durante la fase progettuale devono essere eliminati o quanto meno ridotti al minimo, i ponti termici dell’edificio;
- devono essere presi in considerazione sistemi di ventilazione naturale e/o meccanica, un sistema di impianto domotico per la gestione intelligente di impianti e dei relativi consumi.
La direttiva Europea in merito alle caratteristiche edifici ad energia quasi zero, ossia nZEB, proviene da una specifica Direttiva europea: la 2010/31/UE. Tale direttiva disciplina che a partire dal 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere nZEB.
La direttiva Europea
Il decreto definisce i requisiti minimi e il metodo di calcolo che consideri sia le caratteristiche termiche dell’edificio che gli impianti di climatizzazione e produzione di ACS. Entrambi però sono ancora in fase di elaborazione/studio.
Nonostante i cavilli e la lentezza burocratica, la progettazione moderna si rivolge sempre più al risparmio energetico e a massimizzare il comfort interno.
Negli ultimi anni infatti c’è stata una forte sensibilità locale verso tale tema dell’efficienza energetica degli edifici. Si sono introdotti infatti standard e metodi di certificazione orientati alla nZEB.
