Ucraina, la guerra che fa paura
La guerra in Ucraina sembra aver improvvisamente attirato l’attenzione della massa sulle guerre, il motivo? La paura.
Noi di Salva il Pianeta non abbiamo bacchette magiche e non siamo neanche esperti di crisi, statisti, generali (o virologi), quindi anche in questa situazione ci limiteremo a portare avanti quella che è sempre stata la nostra mission.
Fin dal principio il nostro unico obiettivo è stato cercare di portare un po’ di buonumore e provare a spingere le persone a fare scelte più responsabili e solidali.
Abbiamo pensato di impostare questo articolo come una sorta di lista, con risposte a domande comuni o a semplici considerazioni scaturite dalla guerra in Ucraina. Su quali basi poggiano i fondamenti di tali risposte e considerazioni? Dall’insegnamento dei migliori maestri del mondo di tutti i tempi e il solo buon senso.
Se pensate di potervi accontentare della nostra semplicità, continuate la lettura, ci auguriamo che possa aiutare chiunque ne senta il bisogno, ad affrontare al meglio, quest’ennesima tragedia.
Analizziamo la guerra in Ucraina e noi stessi, per non lasciarci sopraffare.
Le guerre ci sono da sempre e riguardano paesi più o meno civilizzati. Uno dei motivi per cui questa fa clamore è la possibilità che il conflitto dilaghi in proporzioni mondiali.
Dobbiamo preoccuparci?
No! Non perché sappiamo che andrà tutto bene, ma perché ce lo insegnano due tra i più grandi filosofi della storia.
Se c’è una soluzione perché ti preoccupi, se non c’è una soluzione perché ti preoccupi? La frase è attribuita sia ad Aristotele che a Confucio e deve servire a farci ragionare. E’ evidente che noi comuni cittadini non abbiamo la soluzione. Perché rovinarci le giornate e rovinarle a chi ci sta intorno e a cui vogliamo bene, affliggendoci con qualcosa che non possiamo controllare?
Ricordiamoci ogni giorno di non sprecare la grande fortuna che abbiamo: poter vivere serenamente e stare insieme con chi amiamo.
Guardo tutti i notiziari per tenermi aggiornato e cerco tutte le immagini e i video della guerra per seguire il conflitto
In questo caso è necessario rispondere con una domanda. Sei in grado di sostenerlo?
Se non sei ancora riuscito a fare tuo, il pensiero di Aristotele e dopo aver seguito le ultime cronache ti senti demoralizzato, triste e preoccupato, allora il consiglio è assolutamente NO, non farlo!
A proposito di guerre, ad insegnarci qualcosa è una leggenda Cherokee.
Un bambino chiede al suo nonno, perché le persone combattono e lui gli spiega che in ognuno di noi vivono 2 lupi. Uno è cattivo e si nutre di rabbia, rancore, paura. L’altro è buono e si nutre di pace, gioia, amore e speranza. Alla domanda del bambino su chi sia il vincitore, il nonno risponde: quello a cui dai da mangiare!
Ricordatevi allora, se volete vivere in pace e sereni, dovete nutrire il lupo buono!
Quindi mi disinteresso dell’Ucraina mentre migliaia di innocenti soffrono e muoiono?
C’è una canzone del 1991 di Umberto Tozzi intitolata “gli altri siamo noi”. A quel tempo si trattava della guerra nel Golfo e la stessa Italia partecipò al conflitto. Da allora ci sono state molte altre guerre e fino a prima che la Russia decidesse di invadere l’Ucraina con la forza, il mondo era già in guerra.
Nella cartina sono rappresentati tutti i territori, ad oggi coinvolti in una guerra.
E noi, perché non eravamo così interessati e preoccupati per i diritti umani di quei civili? Abbiamo comunque portato avanti la nostra vita come sempre. Un pò per una malsana abitudine a quelle situazioni e un pò perché in fondo quelle guerre, riguardavano altri. Lontani da noi e da un nostro possibile coinvolgimento.
Certo, non è possibile paragonare questa guerra a tante altre. La Russia è la seconda potenza militare al mondo e può fare milioni di vittime in poco tempo, ma ricordiamoci che ogni singola vita è sacra. Ogni vita andava e va difesa, anche quelle di persone coinvolte in guerre che consideriamo minori.
Allora siccome non ho fatto niente per le altre guerre, devo continuare a disinteressarmi?
NO, esattamente il contrario! Impariamo da questa guerra, che ogni vita è importante e che dobbiamo ricordarci anche degli altri.
Ora, quindi, fai tutto ciò che ti è possibile per aiutare l’ Ucraina e i suoi cittadini, perché ognuno di noi può e deve fare qualcosa.
Hai la possibilità di non utilizzare il gas? Porta avanti la tua piccola e personale protesta: lava e lavati con l’acqua fredda, cucina in modo elettrico, scalda la casa 1 ora in meno. Solamente in Italia, siamo circa 60 milioni di persone, se tutti contribuissero a ridurre per 1 solo euro il consumo del gas, come cittadini anche noi, avremmo mandato il nostro chiaro messaggio contro questa guerra.
Se ci sono raccolte per aiutare i civili colpiti, unisciti a queste e fai la tua parte in base alle tue possibilità.
Scendi in piazza e manifesta. I cittadini ucraini devono sapere che siamo tantissimi contrari a questa guerra e seppur con piccoli gesti, li stiamo supportando. Dall’altra parte dobbiamo fare in modo che le nostre voci arrivino fino ai cittadini Russi, vittime di dittatura e disinformazione.
I cittadini Russi? Devono pagare tutti per ciò che stanno facendo in Ucraina!
Chi ordina le guerre sono i potenti, comodamente seduti in palazzi di lusso e che comandano truppe composte solitamente da povera gente.
Ciò che indubbiamente fa più rabbia di questa guerra è la ferocia messa in atto da Putin, (un patrimonio stimato di più di 200 miliardi di dollari) appoggiato dalla sua cerchia di oligarchi. Amici o parenti diventati spropositatamente ricchi, perché piazzati in posizioni e ruoli strategici da Putin, per servirlo e continuare ad arricchirsi.
Il resto della popolazione non se la passa affatto bene e non solo economicamente, gli arresti per le manifestazioni ne sono l’evidenza. Così come dimostra il controllo e la dittatura sulla divulgazione di notizie o il messaggio del giovane militare russo, inviato alla madre prima di morire “ho paura, attacchiamo i civili!”
Essere russo oggi non vuol dire volere questa guerra o approvarla, quindi non precipitiamoci a discriminare un’ intera nazione sulla base delle scelte di chi li comanda.
E’ anche vero però, che proprio come noi, molti Russi possono davvero fare qualcosa adesso. Come ci insegna il più moderno Peter Parker: da un grande potere derivano grandi responsabilità. In un momento storico così delicato e difficile, diventa di fondamentale importanza decidere da che parte stare e gridarlo a gran voce.
Sportivi, personaggi dello spettacolo, cantanti, attori e imprenditori russi contrari a questa guerra hanno il dovere di esporsi.
Andrè Maurois, scrittore francese dell’800, attribuiva la cattiveria umana ad una composizione fatta in gran parte di invidia e paura.
I cittadini comuni vedono i personaggi famosi, come idoli a cui spesso si ispirano. Tocca ai personaggi di spicco, di qualsiasi categoria, mostrare per primi di non aver paura.
Sembra facile, ma in fondo sono preoccupato anche per me e per i miei cari!
E’ vero, non è facile gestire le emozioni e la paura può diventare invalidante. I più grandi insegnamenti che vi riportiamo a riguardo per concludere, vengono dalla filosofia di Osho.
Chi meglio di un maestro spirituale può aiutarci ad affrontare le nostre paure? Avere paura è normale ed è saggio, è per paura che non infiliamo le mani nel fuoco.
Come gestire la paura e quale differenza c’è tra il codardo e il coraggioso?
La differenza non è che il codardo ha paura e il coraggioso no. Entrambi hanno paura nella stessa misura, ma il coraggioso agisce nonostante la paura. In ognuno di noi esistono coraggio e paura, dipende da quale di essa scegliamo di far prevalere.
Non scegliere mai la paura! Ti paralizza, ti rende impotente. Il coraggio invece ti porterà a rafforzarti, a farti affrontare sempre nuove sfide nella vita.
Impariamo ad essere coraggiosi, perché anche il coraggio può distruggerci, ma siamo certi che preferiremmo a questo, un mondo di persone che vivono ogni giorno nel terrore?
