Maldive invase dalle microplastiche
Isole da sogno
Nell’immaginario collettivo le Maldive sono il paradiso terrestre: isole tropicali incontaminate, palme e spiagge bianche, lagune turchesi dove fare immersioni e ammirare fauna marina multicolore.
Molti nella vita sperano di fare una vacanza in questo paradiso tropicale, rilassarsi ed ammirare lo spettacolo della natura.
Purtroppo questo paradiso, come molte altre zone del pianeta, è minacciato dalle microplastiche.
Cosa sono le microplastiche
Gli atolli maldiviani registrano nelle acque che li circondano un livello di inquinamento da microplastiche tra i più elevati sul pianeta.
Le microplastiche sono pezzi di rifiuti plastici che hanno lunghezza inferiore ai 5mm, spesso anche microscopiche.
Questi rifiuti hanno il potenziale per minacciare la vita marina delle scogliere e l’economia locale delle comunità insulari di pescatori.
Uno studio condotto dagli scienziati marini dell’Università di Flinders in Australia, ha analizzato i livelli di inquinamento plastico nei sedimenti di 22 siti al largo della costa di Naifaru, l’isola più popolosa dell’atollo di Lhaviyani, per determinare la quantità di microplastica presente sull’isola.
Toby Patti, ricercatore capo e studente della Flinders University Honors afferma:
“La concentrazione di microplastiche trovate su Naifaru (55-1127,5 microplastiche /kg) è maggiore di quella riscontrata in precedenza a Tamil Nadu (3-611 microplastiche/kg) , una zona popolosa dell’India, ma simile a quella riscontrata su altre isole delle Maldive(192-822 microplastiche/kg).”
Toby continua affermando che la maggior parte delle microplastiche sono inferiori a 0,4mm, quindi facilmente ingeribili dagli organismi marini dei fondali corallini poco profondi.
Questo accumulo di microplastiche potrebbe danneggiare seriamente l’ecosistema e la comunità locale che vive di queste risorse marine e può influire negativamente sulla salute umana.
Politiche di gestione rifiuti inadeguate
Le alte concentrazioni di microplastiche potrebbero essere causate dalle correnti oceaniche che le trasportano in questi siti dai vicini paesi come l’India, nonché dalle politiche di gestione dei rifiuti del governo locale.
Infatti le attuali pratiche di gestione dei rifiuti alle Maldive non riescono a tenere il passo con la crescita demografica e il ritmo di sviluppo.
Nell’ultimo decennio infatti il piccolo stato insulare ha visto crescere del 58% la quantità di rifiuti procapite.
Senza un piano di gestione e smaltimento dei rifiuti adeguato, le comunità insulari continueranno a generare alti livelli di inquinamento da micro plastiche.
Uno studio avviato a seguito di questo si occuperà di analizzare il contenuto dello stomaco dei pesci della barriera corallina per vedere la concentrazione di micro plastiche ingerite.
