Le origini della Pasqua

Colombe, uova e conigli sono i più comuni simboli identificativi della Pasqua, ma per quale motivo e quali sono le origini di questa festa?

Quando arriverà? Quale mese? Quale domenica? Nonostante sia una ricorrenza ormai ben incentrata sulla gioia dei bambini, questi ultimi difficilmente sapranno, se non informati da un adulto, quando sarà finalmente Pasqua.

E’ quindi una ricorrenza atipica, non come il Natale, Ferragosto o Halloween con una data fissa e ben precisa. La Pasqua resta un mistero ancora per molti, ogni anno.

Non solo la Pasqua, una  settimana prima, i Cristiani festeggiano la domenica delle palme e anche in questo caso,  il simbolo è ben chiaro e conosciuto: l’ulivo.

Cominciamo col chiarire questa discrepanza tra ciò che troviamo nella Bibbia e quello che facciamo noi oggi. La domenica precedente la Pasqua, prende il nome dalle Palme utilizzate per accogliere Gesù all’ingresso del tempio. Oggi,  noi che non abbiamo palme a disposizione, abbiamo sostituito quest’ultima con l’ulivo, simbolo di pace e largamente diffuso.

Ora, con questo gran potpourri di elementi, non ci rimane che raccontarvi cosa c’entri ognuno di questi simboli, con la festa religiosa della Pasqua.

Basta poco per rendersi conto che: colombe, conigli e uova, spesso accompagnati nelle rappresentazioni dai fiori, ricordano chiaramente la primavera. 

Ed è proprio la primavera l’elemento centrale su cui tutto verte: la data, i simboli e la stessa ricorrenza.

I simboli della Pasqua

Entriamo nei dettagli e partiamo dal più ghiotto dei simboli Pasquali: l’uovo. Se per i nostri genitori l’uovo Pasquale era di gallina, oggi a farla da padrone è il cioccolato. 

Comunque sia, cioccolato o no, l’uovo simboleggia la rinascita. Prima però che i Cristiani lo utilizzassero per rappresentare la Pasqua, era già utilizzato come dono, dai pagani nel Medioevo.

Dalle popolazioni Germaniche nasce la tradizione di regalare uova bollite e decorate, dall’antica Roma quella di dipingerle di rosso e sotterrarle come buon augurio di prosperità.

Il periodo destinato allo scambio di uova come doni, era la primavera, quando probabilmente le galline, con l’arrivo delle belle giornate tornavano a fare uova con regolarità.

L’uovo come simbolo di prosperità e rinascita era talmente radicato e diffuso, che se ne realizzavano addirittura in oro. Le uova gioiello più conosciute sono quelle di Farbergè, orafo incaricato dallo zar Alessandro, per realizzare un uovo in stile matrioska, da regalare a sua figlia. Il passaggio dall’oro al cioccolato, sembra si debba al Re Luigi XIV, che chiese ad un cioccolatiere di realizzare un uovo, interamente di cioccolata.

Il coniglietto Pasquale che nulla ha a che fare con Gesù, è anch’esso  simbolo di fertilità e rinnovamento. Essendo un animale molto fertile lo ritroviamo spesso anche nelle raffigurazioni della Dea Eostre, Dea germanica della fertilità. 

La Colomba è finora l’unico simbolo religioso non pagano. La troviamo nella Genesi, quando torna da Noè con un ramoscello di ulivo nel becco dopo il diluvio. Da allora  è identificata, come simbolo di una nuova era di pace, tra Dio e gli uomini.

La rinascita di Cristo e della vita

La Pasqua è la festa della rinascita con la resurrezione di Cristo. Ogni simbolo associato alla Pasqua, è simbolo di rinascita, non solo di Gesù, ma della vita e della terra.

Per comprendere appieno le origini della Pasqua, dobbiamo chiarire l’ultimo elemento: la data mobile.  

La Pasqua si festeggia la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Si torna quindi alle antiche usanze pagane, quando si festeggiava il ritorno della rinascita della terra, si sperava in una stagione fertile e si venerava la Dea Eostre. 

Se si pensa che Pasqua in inglese si traduce easter e che proprio tra questa Dea e la Pasqua ci siano molte affinità, ecco svelate le origini della commemorazione Cristiana.

Una festa che speriamo possa portare alla rinascita e alla pace. 

Buona Pasqua a tutti da Salva il Pianeta!

Published On: 16 Aprile 2022Categories: Costume&Società, KidsViews: 8