In Francia quartiere a zero emissioni grazie a Vincent Callebaut
L’architetto Vincent Callebaut ha sviluppato un progetto all’avanguardia per trasformare Lille, un quartiere francese, in un quartiere a zero emissioni. Un luogo in grado di sviluppare energia in abbondanza, più di quella necessaria.
Il progetto ha il nome di “Archiborescence”, si tratta di una combinazione delle parole architettura e arborescenza. Il sito sarebbe quello dell’ex liceo Michel Servet, un progetto che punta molto alla biodiversità e all’utilizzo del legno massello per la costruzione.
L’Archiborescence, il quartiere a zero emissioni
La proposta dello studio Vincent Callebaut Architectures unisce tecnologie sostenibile a bassa e alta tecnologia, a partire dall’integrazione di camini eolici e l’isolamento a base di canapa a pannelli solari e turbine eoliche.
Tutto questo per soddisfare l’autosufficienza energetica e il livello E4 della certificazione energetica francese E + C per le prestazioni degli edifici.
L’idea dello studio è quella di trasformare le città in ecosistemi. Il progetto Archiborescence si ispira a “Les Anciens Marai Vauban-Esquermes”, le cosiddette paludi di Vauban Esquermes. Questa è un’area di zone umide create dall’uomo nel nord della Francia con diversi ecosistemi e ciclo dei nutrienti.
Gli architetti non solo hanno sviluppato il progetto intorno al concetto di forte carattere vegetale e acquatico. Hanno anche basato la loro proposta su un approccio progettuale Cradle-to-Cradle che utilizza il BIM per ottimizzare i cicli di vita dei materiali.
Architettura sostenibile
Il progetto si realizzerebbe adoperando il legno lamellare a strati incrociati, tagliato e raccolto da foreste responsabili all’interno della regione di Lille.
Il quartiere a zero emissioni perseguirà anche un’economia circolare e utilizzerà un sistema di scambio energetico per riciclare e trasferire l’energia accumulata negli uffici durante il giorno alle residenze di notte.
L’acqua piovana verrebbe raccolta e riutilizzata per lo sciacquone e l’irrigazione di tutti gli spazi verdi. Anche quelli di oltre 914 mq posizionati sul tetto.
Secondo lo studio del progetto “nel cuore di Lille, il progetto ‘Archiborescence’ sostiene la riconciliazione della città e della campagna attraverso il legno, un’architettura elegante e frugale”. Aggiungendo che “ora si tratta di produrre il più vicino possibile ai consumatori e di costruire con il minimo delle risorse per ridurre le nostre emissioni di gas serra”.
