Giornata della terra, l’importanza delle foreste
In occasione della “Giornata della Terra”, vi riportiamo il pensiero di uno dei massimi specialisti italiani nello studio delle scienze della terra.
Stiamo parlando del geologo, saggista, autore e divulgatore scientifico Mario Tozzi. Un uomo che ha e merita la stima di tutto il nostro team, per il suo lavoro, i suoi principi e le grandi doti comunicative.
Oltre che uomo di scienza, Mario Tozzi è anche un presentatore televisivo e radiofonico. Se, quindi per qualche strano caso, ancora non avete avuto il piacere di conoscerlo, per noi di salva il pianeta è un onore presentarvelo.
Gli equilibri della terra
In una recente intervista, il geologo Mario Tozzi ci spiega chiaramente il problema dell’epoca in cui stiamo vivendo. Le epidemie sono solo una, delle conseguenze del nostro sconsiderato sfruttamento della terra.
Le deforestazioni, l’espansione delle città e gli allevamenti intensivi sono i mali che affliggono la nostra società e la terra su cui viviamo.
Animali come i pipistrelli, privati del proprio habitat naturale si trovano in condizioni di forte stress. Costretti ad abitare le aree occupate dagli uomini e ad aggredire altri animali, solitamente in contatto con l’uomo, trasmettono così i loro batteri.
Nel caso del “Covid 19” (c.d. “corona-virus”) il tramite della trasmissione, sembra sia stato il pangolino (un piccolo mammifero squamato), commercializzato illegalmente nei paesi asiatici.
Noi Sapiens siamo ospiti di questo pianeta, da molto meno tempo rispetto ad altri esseri viventi, come ad esempio i più antichi batteri.
A proposito del Covid 19, il geologo ci ricorda quanto siano importanti i batteri: microrganismi per cui la vita senza questi, sarebbe impossibile. Per l’esistenza dell’uomo, i batteri non sono solo utili, ma indispensabili. Solo una piccola parte di questi, in natura, svolge un ruolo negativo.
La pandemia che sta mettendo a dura prova l’intera umanità, non è la prima dei nostri tempi e se non cambiamo stile di vita, non sarà neanche l’ultima.
Il virus ebola, descritto per la prima volta nel 1976 e anche questo derivante dai pipistrelli, poteva essere un avvertimento che non abbiamo saputo cogliere.
Deforestazione e inquinamento, una coppia micidiale
Secondo Mario Tozzi, non è un caso che le località più colpite dal Covid 19 come Lombardia e Hubei, siano quelle con un altissimo tasso di inquinamento ambientale. A confermare questa strana coincidenza è uno studio condotto dalla Società Italiana di Medicina Ambientale.
Lo studio ha evidenziato una relazione tra i superamenti dei limiti di legge del Pm 10, nel periodo dello scoppio dell’epidemia in Lombardia, e il numero dei casi di Covid 19 nella stessa zona.
Avevamo già fatto riferimento nel nostro articolo blocco indotto delle città riduce l’inquinamento dell’aria,quanto fosse importante per il bene della terra, prendere provvedimenti contro l’inquinamento ambientale.
Oggi nella giornata della terra, è doveroso ricordarci il nostro ruolo e l’impegno che dobbiamo mettere in atto ogni giorno.
Dovremo cambiare il nostro stile di vita e la concezione della vita stessa, altrimenti il nostro futuro sarà irrimediabilmente a rischio.
Alla luce di tutte queste informazioni, ci teniamo a ricordare quanto sia importante l’isolamento a cui siamo sottoposti. Questo blocco non servirà solamente agli uomini per evitare la diffusione del contagio.
La natura ha modo di respirare e di riprendersi, senza dover subire le violenze che siamo così abituati ad infliggerle.
Fermare la macchina dei Sapiens porterà sicuramente ad una crisi economica e allo sconvolgimento di molte vite.
Fermare questa macchina distruttiva, può anche frenare la folle corsa, contro la distruzione del nostro pianeta, la Terra.
La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo altrimenti il pianeta non si salva.
(Albert Einstein)
