Entra in vigore la legge che vieta la plastica monouso in tutta l’Europa
Dal 14 Gennaio è entrata, finalmente, in vigore la legge che vieta l’utilizzo della plastica monouso in tutta l’Europa.
Si tratta della direttiva Sup (Single Use Plastic), che vieta l’uso della plastica monouso e di tutti i prodotti non biodegradabili e non compostabili.
L’obiettivo della direttiva è quello di porre fine o quanto meno un freno all’inquinamento dovuto alla plastica.
La plastica monouso prodotta in Europa
Ogni anno purtroppo vengono prodotte in Europa circa 58 milioni di tonnellate di plastica.
Da quali attività principalmente proviene?
Per un 40% da imballaggi, per un 22% da beni di consumo e articoli casalinghi, per un 9% da automobili e autocarri, per un 6% da apparecchiature elettriche o elettroniche, infine per un 3% dall’agricoltura.
Bisogna dire però che solo un 30% di questi rifiuti viene riciclato. Un dato davvero allarmante.
La plastica è sicuramente un materiale durevole nel tempo che si accumula in natura per poi finire negli oceani, nei laghi e nel nostro cibo. Ebbene sì.
Quali oggetti non useremo più?
Lo scorso anno ad aprile era stata approvata la direttiva europea, dal 14 gennaio finalmente è in vigore.
A quali prodotti dovremmo quindi dire addio?
Sicuramente a piatti, posate, bicchieri, cannucce e cotton fioc, Vietati anche i palloncini, borse di plastica, contenitori per bevande con capacità fino a tre litri, compresi tappi e coperchi.
Gli stessi attrezzi da pesca contenenti plastica per impedire danni alla fauna ittica rientrano nell’elenco dei prodotti vietati.
Le scorte ad ogni modo possono essere esaurite.
Ad oggi il divieto non riguarda tutti quei prodotti in plastica lavabile e quindi riutilizzabili.
Saranno pertanto consentiti solo i prodotti composti al 100% da plastica biodegradabile. Tutti quei prodotti con un rivestimento in materiale plastico presente in quantità inferiore al 10% del peso dell’articolo stesso e quelli composti da materia prima rinnovabile, uguale o superiore al 40%. Dal 1 Gennaio 2024 però dovrà essere pari al 60%.
Tutti coloro che non rispetteranno le regole, potrebbero dover pagare multe molto salate.
La sanzione amministrativa infatti può andare da un minimo di € 2.500 fino ad un massimo di € 25.000. Multe che speriamo demotivino chiunque voglia continuare ad inquinare la nostra amata terra.
