Biden e Harris pronti a rallentare il cambiamento climatico
Le intenzioni del nuovo presidente statunitense Joe Biden, per quanto concerne il tema del cambiamento climatico, sono molto ambiziose. Ha di fatti annunciato un piano d’investimento che conta ben 2 trilioni di dollari da investire nel piano climatico “Build Back Better”. Le intenzioni sono quindi positive, ma solo nel 2021 potremmo vedere quanto si concretizzerà il piano climatico di Biden e Harris.
Sicuramente avere un Congresso controllato dai Democratici aiuterebbe Biden a realizzare il suo sogno: USA a emissioni zero entro il 2050. Tuttavia, due gare di ballottaggio del Senato in Georgia, determineranno l’equilibrio del Congresso e non si svolgeranno fino a gennaio.
Sappiamo bene che la politica e le direttive di Donald Trump hanno invertito i diversi progressi climatici conseguiti da Barack Obama.
Biden probabilmente cercherà di ripristinare e invertire di nuovo la marcia il prima possibile.
Il piano climatico di Biden include infatti investimenti in infrastrutture, industria automobilistica, trasporti, settore energetico, edifici, alloggi, innovazione, agricoltura e giustizia ambientale. Tutti gli ambientalisti osserveranno sempre da vicino il suo operato. Biden infatti ha riconosciuto la giustizia ambientale come un punto chiave nel suo piano climatico.
Il piano inoltre finanzierebbe anche l’innovazione nelle aree delle tecnologie energetiche pulite, compreso lo stoccaggio delle batterie, le tecnologie delle emissioni negative, l’idrogeno rinnovabile.
Il piano climatico di Biden
L’unità sarà al centro della campagna di Biden. Sicuramente se si unissero i democratici e i repubblicani, il paese americano sarebbe più coeso per combattere insieme e rallentare il cambiamento climatico. Sicuramente con l’unione, l’intenzione di rientrare nell’Accordo di Parigi e fare ulteriori collaborazioni importanti si concretizzerebbe.
Il piano del presidente Biden, per una ripresa ecologica post-pandemia da 1,7 trilioni di dollari, punta a ridurre le emissioni degli Stati Uniti di circa 75 giga di tonnellate nei prossimi tre decenni. Secondo Climate Tracker, tale riduzione sarebbe sufficiente per evitare un aumento della temperatura di 0,1 °C entro il 2100.
L’elezione di Biden è vista come un punto di svolta storico. Ad oggi gli Stati Uniti, Cina, UE, Giappone e Corea del Sud rappresentano infatti due terzi dell’economia mondiale e oltre il 50% delle emissioni globali di gas serra emesse. Rientrare dunque nell’accordo di Parigi e non solo è importante per un reale cambiamento climatico. Occorre dunque mettere da parte le differenze politiche per salvaguardare il nostro Pianeta.
