Barriera corallina stampata in 3D
Non solo cloud seeding, la scienza si evolve e risolve un’altra piaga per l’umanità: la perdita della barriera corallina, ricreandola stampata in 3D.
Senza la barriera corallina, le coste di tutto il mondo sono a rischio erosione, ma i danni che potrebbero conseguire dalla sua scomparsa, riguardano tutto il pianeta e coloro che lo abitano.
Circa 500 milioni di persone in tutto il mondo, hanno bisogno di questa protezione perché indispensabile per salvaguardare la propria esistenza.
Si stima che tre quarti della barriera corallina planetaria siano a rischio. Le cause sono le stesse che riguardano il disboscamento e lo scioglimento dei ghiacci: l’attività umana e i cambiamenti climatici.
Fermare questa perdita è possibile grazie al progetto dell’ingegnere italiano, Enrico Dini e della sua stampante 3D.
Favorire il ripopolamento ittico, ricreare habitat per la fauna marina e salvare le ostriche sono i miglioramenti, che l’installazione di una barriera corallina in 3D può apportare. Il progetto di Dini oggi è concentrato nella baia di Hong Kong, ma per l’ingegnere Italiano questa non è la prima sfida.
In passato Dini ha già realizzato barriere coralline in 3D, per il Principato di Monaco nella riserva del Larvotto, nel Golfo del Bahrein e anche in Italia.
Enrico Dini l’ingegnere che stampa case per tutti
Dini è l’ingegnere italiano, per la precisione toscano, che ha inventato la stampa 3D edilizia: il sistema D-Shape.
Se oggi Enrico Dini è particolarmente concentrato sulla realizzazione di barriere coralline, case per la fauna marina, in un primo momento le case che stampava erano destinate agli umani.
Dalla sua creazione, i primi prestiti, la ricerca di fondi e sostenitori ne è passato di tempo. Il primo brevetto per la costruzione in 3D, risale al 2005.
Nel frattempo qualcosa è andata alla grande, qualcos’altro invece, ha richiesto più tempo e lavoro per poter essere compreso e apprezzato. Non solo case e barriere coralline, ma anche ponti, sculture e addirittura automobili.
Ad oggi, tutte le aziende che trattano stampe in 3D edili, sono in qualche modo collegate all’ingegnere Italiano. Il progetto della barriera corallina ha avuto grande successo perché innovativo, ma anche economico.
L’ispirazione per la casa della fauna marina che lo ha portato a realizzare le “artificial reefs” è nata proprio da una casa, una villa per la precisione. Un sogno nel cassetto di Dini, il progetto della realizzazione di una villa in Sardegna, esteticamente ispirata alle coste dell’isola. Per l’ingegnere, la costruzione doveva adattarsi all’ambiente con un bassissimo impatto visivo, in pratica: una villa di rocce.
L’ingegno ha portato i suoi frutti e da una casa, oggi Enrico Dini è conosciuto in tutto il mondo; per la barriera corallina in 3D.
Un progetto non solo etico che consente ai pesci di trovare una nuova casa, ma anche economico ed ecosostenibile, basato semplicemente su sabbia presa dal mare, fatta asciugare e stampata!
