2 Giugno, la scelta di una Repubblica

Il 2 e 3 Giugno del 1946, con un referendum istituzionale, gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere tra Repubblica e Monarchia.

Sono passati 74 anni dalla scelta dei nostri avi di passare da un’Italia monarchica ad una repubblicana. Una scelta fortemente voluta.

Per la prima volta nella storia, tutti furono chiamati ad esprimere il proprio pensiero in una consultazione politica nazionale, uomini e donne.

L’89.08% della popolazione avente diritto al voto, si presentò a farlo e le donne votanti, risultarono un milione in più rispetto agli uomini.

Un risultato importante per le donne dell’epoca, che come vi abbiamo raccontato nell’articolo:  la festa delle donne oggi, hanno dovuto combattere a lungo per dare inizio al processo di parità dei sessi.

Non mancarono proteste, ricorsi e scontri sulla convinzione che ci fossero stati dei brogli.
La Repubblica ottenne due milioni di voti in più rispetto alla monarchia, rendendo inutile un seguito alla richiesta di controlli.

Un brevissimo resoconto, per ricordarci le battaglie portate avanti dai nostri nonni e bisnonni, per ottenere la libertà.

Accenni di Repubblica

Già nella storia antica, l’Italia aveva avuto qualche accenno di democrazia. Roma era una Repubblica anche se concretamente lo era solo di nome.

Ci furono poi le famose repubbliche marinare: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia. Queste città godettero di un periodo di grande splendore, dovuto  all’indipendenza politica e ad un’ottima situazione economica che portarono ad un periodo di rinascita. Purtroppo, a causa delle battaglie e dei contrasti per il dominio marittimo commerciale, si perse la tenacia di lottare per ciò che era davvero importante: la libertà.

L’abbraccio delle frecce all’Italia

Non è la prima volta che la parata militare viene sospesa in occasione della festa della Repubblica. Nel 1976 a seguito del terremoto che sconvolse il Friuli, si bloccò ogni manifestazione nel rispetto della popolazione.

Diversi dibattiti seguirono poi, sulle parate militari organizzate  in occasione del 2 giugno.  In questa giornata si festeggia la Repubblica intesa come espressione di coscienza civile del popolo, questo risulta in pieno contrasto con una sfilata di tipo militare.

Quest’anno a fermare le parate ci ha pensato il Coronavirus. In una situazione in cui lo Stato richiede il distanziamento sociale per il bene comune, la scelta finale si è risolta in questo grande abbraccio all’Italia.

A partire dal 25 Maggio fino al 29 Maggio, le frecce tricolori hanno abbracciato l’Italia con un arcobaleno tricolore.
Da Trento a Palermo passando per Codogno, ormai sfortunato simbolo di questa emergenza sanitaria, le frecce tricolori hanno sfilato nei cieli dei capoluoghi delle regioni Italiane.

Un messaggio di vicinanza ai cittadini, il segno che anche distanti è possibile farci sentire uniti e un modo per rendere speciale, anche in questo momento storico, una celebrazione altrettanto storica e importante.

Published On: 29 Maggio 2020Categories: Costume&SocietàViews: 4