Spesa sostenibile: il tuo carrello aiuta l’ambiente e i lavoratori

La lotta contro l’inquinamento, i cambiamenti climatici, le diseguaglianze sociali passa anche attraverso il nostro carrello della spesa.
Le risorse del Pianeta NON sono inesauribili! Questa deve essere una consapevolezza acquisita da ognuno di noi.
Dobbiamo superare la visione errata alla base dell’economia lineare e sforzarci di entrare in un meccanismo di economia circolare in cui le risorse vengono rigenerate e riutilizzate.
Facendo una spesa sostenibile possiamo fare la differenza per l’ambiente che ci circonda.

Preparati a fare una spesa sostenibile

Abbracciare la sostenibilità alimentare non è cosa semplice, ma basta un po’ di impegno e qualche ricerca per iniziare a capire da subito come muoversi.
Fate un elenco dei cibi che comprate di più e verificate se i marchi preferiti e i supermercati che frequentate seguono le vostre idee di sostenibilità.
Ricordatevi di portare con voi delle borse in plastica riutilizzabile o in stoffa, per comodità potreste tenerle direttamente in macchina.
Fate la spesa giornalmente perché avere prodotti sempre freschi vi aiuterà a non sprecare il cibo e potrete andare a fare la spesa a piedi o in bicicletta.

Eco menu di Greenpeace

La ONG mondiale ambientalista ha pubblicato un decalogo che ci guida all’acquisto di prodotti sani e sostenibili e in più ci insegna a mangiare in modo più consapevole favorendo l’ambiente e i lavoratori del settore.

Di seguito i consigli della guida per una spesa sostenibile:

  1. Acquistare sempre frutta e verdura di stagione, possibilmente da coltivazioni biologiche e locali.
  2. Ridurre il consumo di carne, gli allevamenti sono una delle principali fonti di inquinamento.
    Limitare il consumo a una o due porzioni settimanali. La scelta migliore sarebbe la carne da allevamenti ecologici.
  3. Consumare uova da galline da allevamenti biologici all’aperto, verificando il primo numero del codice stampato sull’uovo, quelle con codice zero provengono appunto da allevamenti all’aperto biologici
  4. Limitare il consumo di latte e i suoi derivati ad un massimo di 600 grammi a settimana, privilegiando allevamenti ecologici in cui l’alimentazione dei bovini sia pascolo e residui agricoli.
  5. Scegliere pesce locale di stagione pescato con metodi artigianali, imparando a leggere l’etichetta su cui deve essere specificato il metodo di produzione, l’attrezzo di pesca, la zona di cattura…
  6. Preferire la qualità alla quantità, spesso i prezzi stracciati di alcuni cibi sono possibili grazie allo sfruttamento dei lavoratori e dall’uso massiccio di pesticidi.
  7. Evitare le mode alimentari, avocado, quinoa o ananas spesso arrivano da paesi lontani e portano alla creazione di monocolture dannose per la biodiversità.
  8. Prediligere proteine vegetali in alternativa a carne e latticini, scegliere legumi, frutta secca e cereali ad alto valore proteico.
  9. Preferire i cibi sfusi, per limitare inquinamento e sprechi.
  10. “Non mangiare nulla che tua nonna non riconoscerebbe come cibo”, evitare i cibi processati come merendine e piatti pronti, ricchi di zuccheri, sale e calorie.

 

Published On: 15 Febbraio 2020Categories: AlimentazioneViews: 2