Il Regno Unito avrà il più grande sistema di monitoraggio di tutti gli oceani
Nuovo piano per il governo del Regno unito, che vuole installare impianti di ripresa subacquea per il monitoraggio della fauna oceanica nei suoi territori d’oltremare.
Il progetto farà parte del programma Blue Belt. Progetto che sarà finanziato dal Regno Unito, rendendolo il più grande sistema di monitoraggio degli oceani del mondo.
Il governo britannico si è impegnato a proteggere oltre 4 milioni di chilometri quadrati di spazio oceanico, copertura del programma Blue Belt.
Il sistema di monitoraggio Blue Belt
Ad oggi solo il 7,65% degli oceani è classificato come area protetta. Purtroppo, la maggior parte dei progetti che hanno l’intento di proteggere la fauna selvatica oceanica, si concentrano solo sui principali punti di riferimento.
Secondo Jessica Meeuwig, professoressa presso l’Università dell’Australia occidentale e co-creatrice di Blue Abacus, il progetto sposta l’attenzione verso altre aree dell’oceano. Blue Abacus è un partner del progetto e ha contribuito a sviluppare la tecnologia nota come Baited Remote Underwater Video Systems (BRUVS), che verrà utilizzata per monitorare la vita marina.
Secondo Meeuwig la maggior parte delle persone presume che la fauna oceanica vada bene solo perché non possono vedere cosa stia succedendo. Installando una rete di telecamere subacquee, ha notato che aiuterà a documentare i cambiamenti che avvengono alla fauna oceanica.
Dagli anni ’70 uno studio recente ha rilevato che la popolazione di squali e razze è diminuita del 71%. Le cause principali della riduzione della popolazione sono dovute alla pesca eccessiva e al cambiamento climatico.
Specie a rischio
Ci sono poi anche alcune specie in declino, tra cui il tonno pinna gialla e il tonno rosso. I nostri oceani necessitano di essere protetti, sempre più studi e ricerche lo mostrano.
Secondo il ministro britannico Boris Johnson “la fauna marina che vive lungo le coste dei nostri territori d’oltremare è tra le più spettacolari al mondo e dobbiamo fare di più per proteggerla”. Aggiungendo che “la tecnologia all’avanguardia, come queste telecamere, sarà vitale nella nostra crociata contro il cambiamento climatico. I nostri esperti marini sono leader mondiali nella protezione del nostro oceano e della miriade di specie che vivono al suo interno”.
Il ministro dell’Ambiente britannico Lord Goldsmith crede fortemente che il Regno Unito sarà presto impegnato ad affrontare sfide globali come la perdita di biodiversità oceanica e il cambiamento climatico. Aggiungendo che “queste videocamere subacquee finanziate dal Regno Unito forniranno una grande quantità di informazioni sulla biodiversità nei mari intorno ai territori d’oltremare, comprese le specie di squali e pesci migratori minacciati a livello globale, come il tonno rosso”.
Un programma a sostegno dell’habitat marino e la protezione della fauna marina.
