E-waste: una crescita inarrestabile
Cosa sono gli E-waste
Vi siete mai chiesti cosa succede alle migliaia di apparecchiature elettroniche obsolete che buttiamo ogni anno?
I rifiuti elettronici o e-waste, sono tutte quelle apparecchiature, potenzialmente ancora funzionanti, che vengono scartate principalmente a causa dell’acquisto di un prodotto tecnologico più innovativo.
Gli e-waste comprendono tra i tanti prodotti: smartphone, computer portatili e fissi, TV e grandi elettrodomestici.
L’allarmante diffusione degli e-waste
In media nelle nostre case ci sono circa 80 apparecchi elettronici, tra cui quelli datati o rotti che finiscono solitamente in garage, in cantina o in discarica.
Secondo i dati del Global E-waste Monitor 2020 delle Nazioni Unite la produzione di rifiuti elettronici negli ultimi 5 anni è cresciuta del 21%.
Gli e-waste generati al mondo nel 2019 hanno raggiunto il triste record di 53,6 milioni di tonnellate(Mt).
Le previsioni di questo rapporto indicano che entro il 2030 raggiungeranno 74 milioni di tonnellate.
Gli e-waste sono il rifiuto domestico con la crescita più rapida al mondo, dovuta al ciclo di vita troppo breve delle apparecchiature elettroniche e poche opzioni di riparazione.
Nel 2019 solo il 17,4% dei rifiuti elettrici ed elettronici è stato raccolto e riciclato, la causa di questa percentuale così bassa è dovuta alla crescita troppo veloce della quantità di rifiuti e alle capacità di riciclo insufficienti.
Molto spesso i dispositivi gettati contengono sostanze pericolose come mercurio, arsenico, piombo e cadmio.
Questi elementi possono essere riutilizzati, ma se abbandonati costituiscono un pericolo per noi e per l’ambiente.
Penetrando nelle falde acquifere circostanti alle discariche, inquinano le principali fonti di sostentamento.
Inoltre si stima che ogni anno si potrebbero riciclare materiali preziosi come oro, argento, rame e platino per un valore di 56 milioni di euro.
Purtroppo subiscono una fine diversa: abbandonati in discarica o bruciati invece di essere recuperati e trattati per il riutilizzo.
I principali dati del rapporto delle Nazioni Unite
Di seguito la classifica dei continenti con maggiore volume di rifiuti elettronici, secondo il rapporto delle Nazioni Unite:
- Asia con circa 25 Mt
- America con 13 Mt
- Europa con 12 Mt
- Africa con 2,9 Mt
- Oceania con 0,7 Mt
Nel 2019 la quantità pro capite di rifiuti elettronici abbandonati è stata 7,3 kg per ogni essere umano sul Pianeta, in Europa purtroppo questo media sale a 16,2 kg di rifiuti elettronici a testa.
L’abbandono di rifiuti elettrici come frigoriferi o condizionatori d’aria, purtroppo contribuisce al riscaldamento globale a causa del rilascio in atmosfera dei gas nocivi al loro interno, questi hanno contribuito all’aumento dello 0,3% delle emissioni di gas serra.
I paesi che hanno adottato una politica nazionale in materia di rifiuti elettronici sono circa 87, un numero ancora troppo esiguo.
L’Europa, nonostante sia il continente con maggiore produzione di rifiuti elettronici pro capite, vanta una maggiore efficacia delle procedure per la raccolta e il riciclo di rifiuti tecnologici.
